Complice l’eredità mitteleuropea della città, a Trieste la birra è parte integrante della cultura non solo gastronomica. Immaginiamo di fare una passeggiata nel centro città.
Ci rechiamo in Piazza della Borsa per visitare il Museo Commerciale. Prima di entrare, soffermiamoci all’esterno ad ammirare lo stile neoclassico del palazzo. L’edificio fu realizzato nel 1910 dall’architetto viennese Emil Bressler e prese il nome di Palazzo Dreher. Difatti, Anton Dreher, proprietario della famosa fabbrica di birra di Vienna, aveva commissionato la costruzione di questa specie di centro commerciale ante litteram. Si trattava del più grande luogo pubblico cittadino, che ospitava attività commerciali, sale per le feste, uffici e sale ristorante. Ma ciò che più incuriosiva il pubblico era la suggestiva terrazza panoramica sul tetto alla quale si accedeva per mezzo di due ascensori. Lì, la buona società dell’epoca si ritrovava per bere birra e mangiare al Grand Restaurant Dreher, uno dei più lussuosi d’Europa. Dopo la visita al museo, proseguiamo la nostra passeggiata.
Verso le 11 del mattino sentirete un profumo stuzzicante provenire da piccoli e spartani locali: si tratta dei buffet e delle porzeterie, specializzati nella preparazione di piatti a base di maiale, dalla caldaia (piatto di bolliti) alle salsicce, il tutto accompagnato dalla birra, rigorosamente alla spina. Qui i triestini venivano a fare il rebechin, la merenda di metà mattina, che nel caso dei lavoratori portuali sostituiva il pranzo. Un panino di prosciutto caldo con senape e kren grattugiato al momento e un boccale di birra prima di riprendere il lavoro. Abitudine che rimane ancora oggi.
La sera invece, oggi come ieri, si va in birreria a degustare la birra artigianale servita anche qui con i robusti piatti della cucina mitteleuropea, dagli gnocchi con il goulasch fumante agli stuzzicanti crauti con le patate in tecia.
La birra entra in cucina anche come ingrediente a pieno titolo, come nel caso dello stinco al forno, irrorato durante la cottura dalla preziosa bevanda. Si usa servire con i kipfel, o chiffeletti, mezzelune di pasta degli gnocchi di patate fritta. Questo piatto viene solitamente servito la domenica o nei pranzi delle feste, ma lo si può trovare un po’ dappertutto nelle trattorie del Carso.