A volte basta un nome nuovo, magari proveniente da una lingua straniera che fa sembrare tutto più moderno e fresco, per rilanciare qualcosa che appartiene da tempo al nostro modo di vivere.
Sicuramente ha un fascino oggi molto di moda il concetto di “Street Food”, del cibo che si consuma all’aperto, per strada, e che in strada viene preparato, non in un normale ristorante o locale ma in un chiosco o in una struttura mobile. Ma con questa locuzione s’intende, ormai per estensione, anche tutto ciò che si mangia e si beve passeggiando, a cominciare dal classico cono di gelato che, almeno in Italia, può essere considerato uno tra i primi e i più classici di questi pasti.
Al di là della comodità per molti che vogliono concedersi solo una piccola pausa dal loro lavoro, lo Street Food è una pratica amatissima dai turisti. A Trieste le zone del centro, e d’estate anche spiagge e coste, offrono un’ampia scelta per uno spuntino più o meno sostanzioso.
Si comincia da piadine e kebab, facilmente rintracciabili sulle rive e in Cittavecchia come lungo il viale XX Settembre: la specialità romagnola, in tutte le sue innumerevoli varianti, contende al piatto turco il primato tra i cibi da passeggio.
Per chi vuole assaggiare qualcosa di più tipico, in città resistono ancora tanti locali e buffet “alla triestina”, posti in cui abitualmente si beve vino locale e birra e dove si può trovare anche il panino col prosciutto cotto accompagnato da senape e cren, uno snack semplice della tradizione ma sempre molto gettonato.
La moda di gustare in piedi pietanze nate per essere consumate seduti a tavola ha portato a vedere cose inimmaginabili fino a qualche tempo fa: adesso è possibile mangiare una porzione di patate in tecia anche passeggiando. Le patate in tecia sono un piatto tipico triestino: si tratta di patate prima lessate e poi soffritte con la cipolla e schiacciate nella padella finché arrostiscono con una crosticina dorata. Una coppetta e un cucchiaino permettono di portare con sé il piatto assaporandolo dove meglio si preferisce.
Anche molti bar hanno reinventato il modo di accompagnare l’aperitivo: non soltanto tartine e stuzzichini preconfezionati, appaiono anche piccoli pesci fritti, verdura in pastella e altri manicaretti più elaborati.
E poi ci sono le gelaterie che spopolano non solo nei mesi caldi: a Trieste molte sono le attività storiche rinomate anche oltre i confini locali per i loro gusti di gelato. Ed essendo questa una città in cui la tradizione del caffè al bar è molto sentita, consigliamo di assaggiare il gelato affogato nel caffè che molti locali del centro propongono con successo.
Diceva il grande Gualtiero Marchesi: “Il cibo di strada è il modo più diretto per conoscere la storia di un paese, in tutto il mondo.” Di certo oggi visitare una città non è solo ammirare monumenti e scorci naturali ma anche approfondire la storia culinaria del posto e lo Street Food è un modo rapido ed economico per farlo.